Distributori di carburante la rete italiana e comoda e antieconomica

Distributori di carburante: la rete italiana è comoda e antieconomica

Che la frammentazione delle imprese sia uno dei problemi maggiori per la competitività del nostro Paese, è un fatto ben noto. E che i distributori di carburante, pur nella loro specificità, siano un buon esempio di questa inefficienza, lo è altrettanto.
 
Secondo uno studio condotto dall’Osservatorio di Autopromotec su dati dell’Unione Petrolifera Italiana, sono 21.800 i distributori di carburante auto attualmente in servizio sulle strade italiane, di cui solo il 45% è dotato di impianti self-service, il 28% vende anche prodotti non oil e appena il 4% è completamente automatizzato: rispetto ai cinque principali Paesi europei, quella italiana è la rete di distribuzione più̀ frammentata.
 
L’elevato numero di distributori nel nostro Paese ha cause che potremmo da un lato definire endemiche, e dall’altro relative a scelte industriali discutibili: se, insomma, il numero delle pompe è influenzato dalla conformazione geografica del Bel Paese e dal fatto che siamo ai primi posti al mondo per densità di veicoli circolanti, tutto ciò non basta per dar ragione di un fenomeno tutto italiano.
 
La capillarità̀ del sistema distributivo, a una superficiale visione, potrebbe essere interpretato come un vantaggio, come una comodità per l’automobilista. Peccato che questo si tramuti in un gap in termini di efficacia/efficienza, ben identificabile in un dato: in Italia i prezzi alla pompa (già gravati da una percentuale di accise elevatissima) sono i più alti d’Europa, con ricadute antieconomiche su tutto il sistema Paese.
 
La rete italiana dei distributori soffre per un profilo tecnologico e di servizio non ancora sufficientemente adeguato. Basti pensare, come dicevamo, alla diffusione dei self- service: meno di una pompa su due (45%) permette all’automobilista di servirsi da solo, quando in Germania e Francia questo dato rasenta la totalità (99%), per una media dei principali Paesi europei che si attesta intorno all’82%.
 
I temi dello sviluppo tecnologico e della riorganizzazione della rete nazionale dei distributori saranno al centro della prossima edizione di Autopromotec che si terrà nel quartiere fieristico di Bologna dal 20 al 24 maggio 2015

Autore: Paolo Bruschi

Fonte: http://www.notiziariomotoristico.com


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